01 / 03 / 23

Come riconoscere un VERO detergente ecologico



Li utilizziamo tutti i giorni: detersivi, sapone per i piatti, detergenti per la casa, per la persona… fanno parte della nostra vita e se ci consideriamo consumatori consapevoli dobbiamo necessariamente prestare attenzione a quello che utilizziamo. Bisogna innanzitutto partire dalla composizione, gli ingredienti del nostro prodotto.

Tensioattivi: al primo posto in ogni formulazione per detergenti. Hanno la funzione di ridurre la tensione superficiale dell’acqua (da qui il loro nome) e legarsi allo sporco rimuovendolo da tessuti o superfici. Per essere efficace un prodotto per la pulizia deve contenerli ma per essere anche eco-compatibile è necessario che essi siano di origine vegetale, ricavati ad esempio dall’olio di cocco, palma, oliva o dal grano. Quindi se leggiamo sigle come: Sls (Sodium lauryl sulfate), Sles (Sodium laureth sulfate), Magnesium Laureth sulfate, MEA Laureth Sulfate, Amonium laureth sulfate (anche se indicati con percentuali inferiori al 5%) stiamo acquistando un prodotto chimico, aggressivo per l’ambiente e, in alcuni casi, anche per la pelle. I detersivi ecologici contengono tensioattivi di origine vegetale come: Coco Glucoside & Gliceryl Oleate, Lauryl Glucoside, Cocamidopropyl Betaina, Esterquat, Sodium Lauroyl Sarcosinate. Questi sono elementi di origine naturale con un ottimo potere pulente, biodegradabili e con un bassissimo impatto ambientale.

Enzimi: sono proteine che aumentano l’efficacia dei detergenti e quindi aiutano a ridurre la quantità di tensioattivi. Sono biodegradabili e permettono di rimuovere lo sporco a più basse temperature con conseguente risparmio energetico. Non presentano particolari problemi per l’ambiente perciò se un detergente contiene enzimi è buona cosa.

Smacchiatori: come perborato di sodio e candeggina. Queste sostanze non sono biodegradabili e possono causare eczemi e dermatosi. Nei detersivi ecologici può essere presente ed efficace l’acqua ossigenata: ha un’azione conservante naturale oltre che sbiancante, sanificante e antibatterica.

Sbiancanti ottici: chiamati “azzurranti” perché la loro funzione è solo quella di ingannare l’occhio riflettendo una luce azzurra che fa risaltare maggiormente il bianco dei tessuti (annullando il giallo). Si ritiene anche che siano tra i responsabili di dermatiti ed eczemi in soggetti con pelle delicata (tipo i bambini). Un detersivo ecologico non dovrebbe contenere sbiancanti ottici; semmai potrebbe contenere percarbonato di sodio, uno sbiancante ecologico completamente biodegradabile.

Coloranti e profumi chimici. Hanno solo funzione “estetica” rendendo più gradevole aspetto e odore dei detergenti tradizionali senza però alcuna relazione con l’efficacia del prodotto. Possono invece contenere sostanze dannose e tossiche per l’ambiente. Un buon detergente ecologico dovrebbe escludere coloranti e profumi di sintesi chimica e sostituirli eventualmente con profumi naturali, come oli essenziali.

Calcare: un problema, che affligge tutte le nostre case. Nei detersivi tradizionali vengono utilizzati fosforo, fosfati e fosfonati, sostanze con controindicazioni ecologiche. I fosfati in particolar modo, una volta dispersi nell’ambiente, causano proliferazione di alghe, fioriture anomale e riduzione di ossigeno con danni che arrivano fino ai fiumi e poi al mare. Per questo specifico problema i detersivi ecologici ricorrono al citrato di sodio e ai silicati lamellati.

Ultimo ma non per importanza l’Imballo: l’impatto ambientale si misura anche attraverso il tipo di imballaggi dei prodotti. I detersivi tradizionali sono proposti quasi sempre in confezioni molto voluminose in plastica. Un detergente ecologico, tendenzialmente, predilige l’acquisto sfuso, con contenitori ricaricabili o packaging a ridotto quantitativo di plastica come le recenti “eco-ricariche”.

 

Insomma come abbiamo visto se vogliamo fare la nostra parte per la salvaguardia delle acque dobbiamo prestare un po’ di attenzione. Per facilitarci il compito, possono tornare utili le certificazioni a garanzia degli standard che andiamo cercando. Vi sono diversi marchi che garantiscono detergenti ecologici, che cioè non danneggiano l’ambiente e non presentano particolari rischi per la salute dell’uomo. Ne citiamo alcuni: Icea “Eco bio detergenza” (https://icea.bio/), “Certificazione Lav” per prodotti non testati sugli animali (https://www.lav.it/), “Ecolabel Ue” il marchio europeo di prodotti con ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita (https://environment.ec.europa.eu/topics/circular-economy/eu-ecolabel-home_en), “Aiab detergenza pulita” (https://aiab.it/), Ecocert (https://www.ecocert.com/it-IT/home), Vegan OK (https://www.veganok.com/) e Cosmos (https://www.cosmos-standard.org/).