In accordo con i dati della Commissione Europea, in Europa vengono sprecate ogni anno 9 milioni di tonnellate di cibo a causa di una scorretta comprensione delle diciture di scadenza apposte in etichetta.
Il danno, economico ma anche ambientale, è grande: equivale a oltre 22 milioni di tonnellate di Co2 immesse in atmosfera (calcolo su dati FAO) e tutto per l’errata interpretazione delle diciture “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”.
Molto sottile è all’apparenza la differenza tra le due ma, davvero sostanziale per la sostenibilità ambientale ed economica, l’utilizzo dell’avverbio “preferibilmente”.
“da consumarsi entro” esprime infatti la Data di Scadenza mentre il secondo termine si riferisce al TMC ovvero Termine Minimo di Conservazione.
Per fare chiarezza: se il prodotto che abbiamo acquistato ha superato la Data di Scadenza, può costituire di fatto un rischio per la nostra salute mentre il TMC è indicatore di una stima fatta dal produttore del bene acquistato sul suo periodo di migliore qualità. Questo non significa che, superata quella data, il consumo del prodotto costituisca un pericolo per la nostra salute ma che potrebbero iniziare a perdersi alcune proprietà organolettiche come fragranza, gusto e aroma.
Secondo i dati di Altroconsumo (2020) il 63% dei consumatori italiani fraintende (e non possiamo biasimarli!) le due diciture e questa disinformazione causa un enorme impatto negativo per il nostro Pianeta causando il 10% degli sprechi alimentari in Europa ogni anno.
Per aiutare e fornire i giusti strumenti al fine di districarsi in modo sicuro nel mondo delle etichette riducendo lo spreco alimentare e, perché no, risparmiando anche i nostri soldini, esistono svariati siti sul web ma vi segnaliamo anche un’app davvero illuminante: Too Good To Go, l’app contro gli sprechi alimentari che tra le altre iniziative, ha rinnovato quella di Etichetta Consapevole, il progetto che prevede l’aggiunta in etichetta della specifica “spesso buono oltre” per aiutare i consumatori ad utilizzare i propri sensi e il proprio buon senso prima di gettare un prodotto.