01 / 11 / 21

Cultiva, ecco perché il nostro biologico è Bio 4.0



L’azienda veneta continua a investire nel bio. “Affiancato alla vera innovazione, permette di ottenere risultati di sostenibilità altrimenti irraggiungibili”  

Cultiva, l’azienda di Taglio di Po (Rovigo) specializzata in prima e quarta gamma, presenta la sua nuova linea biologica di insalate in busta che, già dal pack, appare differente. 

Intervista a Federico Boscolo, CEO Cultiva. 

La produzione bio è da sempre nelle vostre corde. Cosa succede ora, nel passaggio da co-packer a brand proprio?  

Siamo una O.P.; come gruppo abbiamo investito nel biologico già dagli anni ‘90 e siamo decisi a crescere ulteriormente in questo mercato incrementando le nostre già ampie superfici di coltivazione. Questo perché la continuità delle forniture di prodotto BIO è sempre stata uno dei punti deboli dell’offerta nel nostro territorio e in CULTIVA puntiamo in primis a garantire i “basics” ovvero disponibilità di prodotto per una domanda sempre crescente. Oltre a ciò, essendo “cultiver”, abbiamo molto altro da raccontare di ciò che avviene in campo su come e perché il nostro BIOLOGICO sia differente. Abbiamo un reparto interno dedicato all’innovazione agronomica (I.A.), un gruppo di ragazzi giovani, capaci ed entusiasti che studiano, testano e collaborano con i nostri soci per alzare sempre l’asticella della qualità e che, non solo sono aggiornati con quanto già presente sul mercato in termini di tecnologia dedicata all’agricoltura, ma ideano e realizzano nuove soluzioni su misura per le nostre specifiche esigenze.  

La nostra linea bio è uno degli strumenti utili per raggiungere l’ambizioso obiettivo di diventare carbon neutral in 5 anni e come tutti sappiamo i prodotti chimici utilizzati in agricoltura hanno un forte impatto sulle emissioni di GhG (gas serra). Tutti i progetti che sviluppiamo sono finalizzati a questo grande risultato di sostenibilità.  

Alcuni pensano al biologico come a un metodo conservativo se non antiprogressista. Come rispondete a queste prevenzioni? 

E’ proprio il contrario! A nostro avviso si può parlare di progresso esclusivamente se si agisce in salvaguardia del futuro e solo grazie all’innovazione supportata dalla tecnologia questo è possibile.  

Nell’agricoltura biologica, dovendo rinunciare ai prodotti di sintesi invece utilizzati nella coltivazione convenzionale, si rischia di perdere di efficacia nel controllo delle malattie e degli insetti. Questo causa costi di gestione più elevati, rese potenzialmente più basse e rischi di perdita del prodotto più elevati. Ci siamo pertanto focalizzati nello studio e nella sperimentazione di alcune soluzioni e macchinari sviluppati al nostro interno, che non disdegnano l’impiego di Intelligenza artificiale e tecnologia digitale. L’obiettivo è eliminare tutte le sostanze che non sono di derivazione naturale e, per raggiungere lo scopo, il nostro reparto IA lavora su una moltitudine di progetti che ci permettono di fare cose che qualche anno fa nemmeno pensavamo possibili. La nostra rete di contatti sia in Europa che in USA ci garantisce un’ampia esposizione a tecnologie provenienti da altri settori (che sono sempre più avanzanti) che ci permettono di ridisegnare l’agricoltura di domani fino a riadottare pratiche agricole tradizionali riviste appunto in chiave moderna, come il sovescio. Per questo motivo, possiamo dire di produrre un biologico 4.0. 

Ci può raccontare nel dettaglio cosa state sperimentando e con quali risultati? 

Per quanto riguarda le sementi, abbiamo avviato strette relazioni con le ditte sementiere leader di mercato in modo da essere sempre aggiornati sulle nuove varietà in uscita e con loro organizziamo campi prova, spesso con varietà pre-commerciali, per valutare i caratteri di maggior interesse, quali resistenza a patologie e insetti, aspetti merceologici e produttivi. Avere a disposizione varietà eccellenti di semi è la conditio sine qua non per dare massima efficienza e struttura alle produzioni biologiche. Ma abbiamo anche sperimentato nuove reti antinsetto a chiusura totale dei nostri tunnel produttivi per bloccare l’entrata anche degli insetti più piccoli, consentendo però sempre un ottimale ricircolo dell’aria fino ad arrivare al nostro Progetto Carta, un esclusivo tessuto in cellulosa pacciamante totalmente biodegradabile per bloccare la crescita di erbe infestanti senza utilizzo di alcun fitofarmaco e molto altro ancora. Non vorrei entrare troppo nel tecnicismo. Quello che è importante per noi è che Biologico significa anche lasciare che la natura faccia il suo corso e per questo investiamo anima e corpo per rendere questa metodologia produttiva la più efficiente e sostenibile per tutti, dai produttori a chi sceglie i nostri prodotti per la propria tavola.  

? Proponiamo Il?Bio?4.0?in un’ampia varietà di linee e prodotti:? 

  • Il?Bio?4.0?–?monovarietà? ??un solo tipo di foglia o ortaggio biologico nelle varianti più classiche e ricercate dai?consumatori? 
  • Il?Bio?4.0?-?miste ??mix di foglie e ortaggi biologici in mix appetitosi ed esclusivi? 
  • Il?Bio?4.0?–?pronte?da cuocere ??le nostre verdure biologiche pronte?da mettere in pentola o in padella? 
  • Il?Bio?4.0?–?porzione singola ??le nostre insalate biologiche in porzione singola zero sprechi!? 

Il biologico affiancato dalla vera innovazione ci permette di ottenere risultati di sostenibilità altrimenti irraggiungibili.